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QUEStIONARIO COLLABORATORI

Questionario per i collaboratori di TEC Eurolab

Nel proseguimento del percorso sul senso del lavoro, come ricongiungere la vita con il lavoro, ci stiamo interrogando su alcune questioni attinenti il lavoro e la vita. Tra i temi l’orario di lavoro, la pausa pranzo, lo smart working, gli spostamenti, la gestione dei figli minorenni. Forse è proprio la distribuzione dell’orario di lavoro uno dei fattori più critici nella gestione della propria vita e non sappiamo quanto sia modificabile l’orario di lavoro in funzione delle esigenze organizzative dell’azienda. L’azienda funziona per processi e questi sono ritagliati sulle esigenze dei clienti. La nostra azienda si rivolge ad un mercato dove, nella maggior parte delle aziende clienti, vige l’orario 8-12 / 13-17. Tuttavia, non tutti i nostri processi devono svolgersi obbligatoriamente all’interno di quelle fasce orarie e ne è prova la flessibilità della quale, già ora, i collaboratori possono usufruire in ingresso e in uscita. E’ possibile dilatare ulteriormente tale flessibilità? E per quali funzioni? C’è poi il tema dello smart working che ancora non è stato regolamentato legislativamente e quindi occorre muoversi con cautela. Ciò non toglie che cercare di capire quale attività, come e quando, potrebbe essere eseguita da remoto, ci potrà essere d’aiuto.

Vorremmo poi raccogliere qualche informazione sul tragitto casa – lavoro e, infine, sulle possibili difficoltà che una famiglia in cui siano presenti figli minorenni, può incontrare durante i periodi di chiusura delle scuole.

La compilazione del questionario è del tutto volontaria, anche se maggiori saranno le risposte e meglio riusciremo a monitorare e approfondire le diverse situazioni.

Raccogliere dati non assicura la soluzione dei problemi, e non vorremmo ingenerare aspettative che poi non saremmo in grado di soddisfare. Tuttavia, la raccolta di informazioni ci può aiutare ad acquisire consapevolezza delle situazioni in essere.

Ci preme anche far presente quello che può essere uno degli effetti indesiderati della flessibilità, cioè un aumento delle differenze tra le modalità di impiego delle diverse persone, cosa che potrebbe ingenerare il fatidico “perché lei/lui sì e io no?”. In definitiva il ricongiungimento del lavoro con la vita è un compito non semplice dal punto di vista organizzativo e presuppone sforzi da parte dell’azienda ma anche dei singoli.

Infine, ogni variazione organizzativa deve tenere conto delle sue ricadute sulla qualità e sulla produttività dei singoli processi e quindi dell’impresa.

Dai, allora, cominciamo a raccogliere dati e poi cercheremo di analizzarli bene e utilizzarli al meglio.

Fare bene, stare bene, fare il bene.

La Direzione aziendale e l’Ufficio Persone, Valori e Cultura