GLOSSARIO
Il processo di asportazione di materiale attraverso l’uso di abrasivi, oppure un aumento di rugosità o graffiatura di una superficie, dovuta ad usura abrasiva.
Accuratezza (di una misura)
Accuratezza (di una misura): grado di concordanza tra un valore misurato e un valor vero di un misurando. L’accuratezza di misura non è una grandezza e a essa non si assegna un valore numerico. Una misurazione è ritenuta tanto più accurata quanto minori sono gli errori di misura che la caratterizzano.
Accuratezza (di uno strumento)
L’accuratezza (di uno strumento): attitudine di uno strumento per misurazione a fornire indicazioni esenti da errore sistematico strumentale.
Aggiustamento: operazione volta a portare uno strumento per misurazione ad una condizione di funzionamento e ad una accuratezza adatte al suo impiego.
Algebra delle grandezze
Algebra delle grandezze: insieme di regole e operazioni matematiche applicate a grandezze diverse dalle grandezze ordinali.
Allungamento
Termine utilizzato nell’ambito delle prove meccaniche per descrivere la variazione di lunghezza di un campione durante la prova di trazione. Può essere espresso anche in termini percentuali rispetto alla lunghezza iniziale del campione stesso.
Ampiezza del ciclo di tensione
La metà della differenza algebrica tra tensione massima e minima in un ciclo di carico.
Ampiezza di un intervallo (ampiezza)
L’ampiezza dell’intervallo [a; b] è la differenza b – a ed è indicata r[a; b].L’ampiezza dell’intervallo [a; b] è la differenza b – a ed è indicata r[a; b].
Ampiezza di un intervallo di indicazioni nominale
Ampiezza di un intervallo di indicazioni nominale: valore assoluto della differenza tra i valori di una grandezza che delimitano un intervallo di indicazioni nominale.
Analisi additivi e fumi di combustione
I più comuni materiali polimerici e compositi sono facilmente infiammabili; se non fosse per l’aggiunta di specifici additivi antifiamma, se ne precluderebbe l’utilizzo in diversi ambiti.
La conoscenza ad esempio dell’indice di ossigeno in un polimero come anche il livello di nocività per quanto riguarda i fumi della combustione, possono orientare l’acquisto del materiale in base alla destinazione d’uso.
Analisi chimica
Scopo dell’analisi chimica dei materiali metallici è quello di determinarne la composizione e quindi la classificazione secondo una norma di riferimento. Tutte le indagini metallurgiche iniziano con la determinazione di una composizione.
Analisi chimica (materiali metallici)
Scopo dell’analisi chimica dei materiali metallici è quello di determinarne la composizione e quindi la classificazione secondo una norma di riferimento. Tutte le indagini metallurgiche iniziano con la determinazione di una composizione.
TEC Eurolab Srl dispone delle più moderne apparecchiature per garantire un’analisi rapida e accurata di ogni tipo di lega metallica.
Analisi dei trattamenti termici superficiali
Il trattamento termico, sia che sia massivo che superficiale, conferisce al materiale le caratteristiche volute in termini di proprietà meccaniche, di resistenza superficiale e di tonicità per cui ne guida il comportamento in esercizio e la risposta meccanica e chimica che il componente presenta nelle condizioni di utilizzo.
Analisi della sensibilizzazione
Si esegue un esame microstrutturale volto a valutare la microstruttura in una lega metallica.
Analisi delle cariche
Analisi delle fasi
Le proprietà di un manufatto metallico derivano dalle fasi metallografiche e dalla loro percentuale relativa di cui è costituito.
Tali fasi possono essere ottenute mediante la corretta selezione della composizione e dei trattamenti termici.
Analisi delle superfici di rottura – Frattografia
L’analisi della superficie di rottura permette di esaminare ed investigare, utilizzando microscopi ottici ed elettronici a scansione (SEM), la morfologia che si è generata sulla superficie di rottura durante il danneggiamento.
Analisi microstruttura
Si esegue un esame microstrutturale volto a valutare la microstruttura in una lega metallica.
Analisi superficiali
Analisi termica
Le analisi termiche sono utili per determinare le proprietà dei materiali in funzione della temperatura e tali prove possono essere condotte anche sulle vernici.
La caratterizzazione termica fornisce quei parametri utili alla valutazione delle proprietà del materiale in esercizio come ad esempio la variazione di peso ad una certa temperatura per un certo tempo, al fine di registrare le variazioni chimico-fisiche che si generano.
Analisi termomeccaniche
Le proprietà termo-meccaniche rappresentano un aiuto per determinare le cause di rotture o le variazioni dimensionali dei vari materiali quando sono sottoposti a fonti di calore più o meno intense.
Analisi tramite SEM-FIB
Il SEM-FIB è un microscopio elettronico con risoluzione di 2nm che consente di scavare senza danneggiare la superficie di un campione e di guardarlo in sezione.
Analisi tramite spettroscopia Auger
La spettroscopia Auger consente di caratterizzare la composizione chimica della superficie del campione sia qualitativamente che quantitativamente.
Analisi tramite spettroscopia Auger per profili di profondità
Mediante questa tecnica possono venire rilevati solo gli elementi chimici presenti sulla superficie del campione fino ad una profondità di circa 1-5 nanometri.
È possibile selezionare con precisione la zona di interesse su cui eseguire l’analisi.
Analisi tramite XPS
La tecnica X-Ray Photoelectron Spectroscopy (XPS) permette di caratterizzare la superficie di un campione dal punto di vista composizionale…
Analisi tramite XRD (x-ray diffraction)
L’analisi di uno spettro di diffrazione a raggi X (XRD), pur non fornendo informazioni dirette sulla composizione chimica di un campione, permette di definire e quantificare le fasi cristalline presenti in un qualsiasi materiale nei primi 20 micron di superficie.
Anodo
Elettrodo di una cella elettrolitica che subisce ossidazione.
Asperità
in tribologia una protuberanza su piccola scala che genera irregolarità topografiche su una superficie solida.
Apporto termico
Energia introdotta nella zona della saldatura nel corso della saldatura.
Aspetti microstrutturali
Come per tutti i tipi di frattura le vere caratteristiche del cedimento vengono messe in evidenza dall’esame su scala microscopica. È necessario esaminare e correlare sia le caratteristiche visibili con microscopio ottico tradizionale che le caratteristiche morfologiche rilevabili con microscopio elettronico a scansione.
Aspetti microstrutturali
La frattura fragile solitamente si propaga attraverso due modalità:
Assiale
Generalmente si riferisce alla direzione longitudinale o parallela all’asse di un componente simmetrico
Attacco erosivo
Corrosione associata a all’asportazione di materiale dovuta a flussi di liquido turbolenti. Può essere accelerata se nel liquido sono presenti bolle di gas.
Autorizzazione a operare
Attestato scritto rilasciato dal datore di lavoro, basato sulla competenza dell’operatore come specificato dal certificato. Oltre alla certificazione, tra altri fattori, dovrebbero essere valutati, per l’assegnazione di particolari compiti anche la conoscenza specifica del lavoro, l’abilità e l’idoneità fisica.
Banda morta
Banda morta: massimo intervallo al cui interno si può far variare (nei due versi) il valore di una grandezza sottoposta a misurazione senza provocare un cambiamento rilevabile della corrispondente indicazione.
Bande di scorrimento
Bande in cui si concentra la deformazione interessando un insieme di grani.
Bias – linearità
Bias – linearità: è la differenza nei valori dello scostamento riscontrati su tutto il campo operativo dello strumento – Variazione lineare dello scostamento.
Bilancio dell’incertezza
Bilancio dell’incertezza: dichiarazione di un’incertezza di misura, delle rispettive componenti e della loro valutazione e combinazione.
Bordo del grano
Interfaccia di separazione tra due o più grani adiacenti in corrispondenza della quale cambia l’orientazione del reticolo cristallino.
Buccia d’arancia
Aumento di rugosità superficiale che si verifica quando un campione è sollecitato al di sotto del suo limite elastico.
Campione d’esame
Campione utilizzato negli esami pratici. I campioni dovrebbero essere rappresentativi dei prodotti normalmente esaminati nel settore applicabile e possono comportare più di un’area o di un volume da esaminare.
Campione di misura
Campione di misura: realizzazione della definizione di una grandezza, con un valore stabilito e con un’incertezza di misura associata, impiegata come riferimento.
Campione di misura di lavoro
Campione di misura di lavoro: campione di misura impiegato correntemente per tarare o verificare strumenti di misura o sistemi di misura.
Campione di misura internazionale
Campione di misura internazionale: campione di misura riconosciuto dai firmatari di un accordo internazionale ai fini di una utilizzazione a livello mondiale.
Campione di misura nazionale
Campione di misura nazionale: campione di misura riconosciuto da una autorità nazionale garante ai fini del suo impiego nell’ambito di uno stato o di un sistema economico, come base per l’assegnazione di valori ad altri campioni di misura della specie di grandezza in questione.
Campione di misura primario
Campione di misura primario: campione di misura definito utilizzando una procedura di riferimento primaria o realizzato mediante un oggetto appositamente costruito, scelti per convenzione.
Campione di misura viaggiatore
Campione di misura viaggiatore: campione di misura, talvolta di costruzione speciale, destinato a essere trasportato in luoghi differenti.
Campione materiale
Campione materiale: dispositivo destinato a riprodurre o a fornire, in modo permanente durante il suo impiego, uno o più valori noti di una determinata grandezza.
Campione viaggiante
Campione viaggiante: campione di misura, talvolta di costruzione speciale, destinato a essere trasportato in luoghi differenti.
Campo di validità
Ambito della qualificazione per una variabile essenziale di saldatura.
Candidato
Persona che ambisce alla qualificazione e alla certificazione e che lavora sotto la supervisione di personale adeguatamente qualificato allo scopo di acquisire l’esperienza richiesta per la qualificazione (vedere 3.24).
Caratteristiche frattura fragile
Fratture per fragilità hanno certe caratteristiche che permettono di identificarle propriamente:
Caratteristiche macroscopiche della frattura per fatica
Il primo metodo di analisi che consente di trarre molte informazioni riguardanti la frattura per fatica è l’esame macroscopico.
Caratteristiche microscopiche della frattura per fatica
L’aspetto microscopico di una frattura per fatica ha una morfologia di tipo transgranulare e generalmente è molto piatto e regolare.
Caratteristiche rottura duttile
La frattura duttile ha caratteristiche diverse rispetto alla frattura fragile, anche se in taluni casi, è possibile riconoscere in un unico componente danneggiato caratteristiche di entrambe le modalità di cedimento.
Carico ciclico
Sollecitazione ripetitiva che talvolta può portare alla frattura per fatica. Solitamente tale carico si intende periodico in quanto varia seguendo una ripetizione regolare di seguenze.
Carico impulsivo
Forza esterna che viene applicata in modo molto rapido.
Catena di misura
Catena di misura: serie di elementi di un sistema di misura che costituiscono un percorso univoco per il segnale dal sensore all’elemento di uscita.
Catena per misurazione
Catena per misurazione: uccessione degli elementi di uno strumento o di un sistema per misurazione che costituisce il percorso del segnale di misura dall’ingresso all’uscita. Ad esempio una catena per misurazione elettroacustica comprende un microfono, un attenuatore, un filtro, un amplificatore ed un voltmetro.
Cause della frattura fragile
Fratture fragili che si verificano in uso sono causate da difetti che erano inizialmente presenti sul prodotto oppure da difetti giunti in seguito durante l’uso.
Cause di distorsione
Il danneggiamento per distorsione avviene quando una struttura o un componente è deformato al punto tale che non è più in grado di sopportare i carichi previsti da progetto, oppure non è più in grado di svolgere le proprie funzioni o addirittura interferisce con i movimenti di altre parti del manufatto.
Cavità da ritiro
Vuoti presenti in una fusione a causa del ritiro da solidificazione.
Cavitazione
Formazione e rapido collasso che avviene in componenti all’interno di un liquido a causa di cavità o bolle che contengono vapori o gas. La cavitazione può essere causata da flussi turbolenti, in questo caso le evidenze frattografiche sono caratteristiche del fenomeno.
Centro di esame
Centro approvato dall’Organismo di certificazione, dove si svolgono gli esami di qualificazione.
Nota Il Centro di esame costituisce uno degli elementi del sistema regolato dall’Organismo di certificazione.
Certificato
Documento rilasciato in conformità alle regole del sistema di certificazione definito dalla presente norma che indica, con un livello adeguato di garanzia, che la persona indicata è in grado di eseguire i compiti relativi alle PND definiti sul certificato.
Certificazione
Procedura utilizzata per dimostrare la qualificazione del personale PND in un dato metodo, livello e settore e che porta al rilascio di un certificato. La certificazione non include l’autorizzazione ad operare.
Certificazione dei processi di saldatura/brasatura
Mediante la Qualifica del processo di saldatura si indica la capacità di soddisfare i requisiti progettuali ed il controllo delle caratteristiche meccaniche in funzione del tipo di materiale base, materiale d’apporto e procedimento di saldatura utilizzato.
Chevron pattern
Indicazioni frattografiche dalla tipica forma a “V” che compaiono talvolta quando avvengono fratture di tipo fragile in porzioni la cui larghezza è significativamente più grande del loro spessore seguendo le indicazioni si può risalire al punto di origine.
Classificazione della grafite
Si esegue un esame microstrutturale volto a definire tipo, distribuzione e dimensione della grafite nelle ghise.
Clivaggio
Frattura di un cristallo dovuta alla propagazione di una cricca attraverso piani cristallografici a basso indice di scorrimento.
CMOD
Crack mouth opening desplacement – è una misura della tendenza di una cricca a propagarsi. Si utilizza negli studi di meccanica della frattura.
COD crack opening desplacement
E’ la misura dell’apertura della cricca misurata a fondo intaglio in direzione perpendicolare al piano contenente l’intaglio e la cricca. È una misura che viene utilizzata nello studio di meccanica della frattura.
Collasso
Questo fenomeno dovuto a instabilità a compressione è anche noto con il termine inglese “buckling”. Si manifesta generalmente quando si ha a che fare con colonne o travi lunghe e sottili sottoposte a compressione lungo la loro direzione principale o quando tubi in parete sottile sono compressi lungo la direzione assiale o sono sollecitati a torsione.
Compositi
Strutture eterogenee di materiali solidi costituite da due o più componenti distinti legati tra loro o meccanicamente o metallurgicamente.
Compositi rinforzati con fibre
Materiali costituiti da due o più fasi distinte nei quali una fase è di tipo fibroso ed è dispersa in una matrice continua. Il costituente fibroso può essere definito a seconda delle sue dimensioni medie macro, micro o submicroscopico, anche se mantiene comunque la sua identità fisica.
Concentrazione di tensione
Locale incremento di tensione in un materiale sollecitato causato dalla presenza di una discontinuità o da variazione di forma.
Condizionamenti
Possono essere condotti test per determinare il comportamento delle vernici e dei rivestimenti di altra natura all’esposizione prolungata a condizioni di temperatura / umidità definite in conformità ai requisiti del rivestimento o alle specifiche del prodotto.
Condizione di funzionamento di riferimento
Condizione di funzionamento di riferimento: condizione di funzionamento prescritta per la valutazione delle prestazioni di uno strumento di misura o di un sistema di misura o per il confronto di risultati di misura.
Condizione di funzionamento nominale
Condizione di funzionamento nominale: condizione di funzionamento che deve essere rispettata durante la misurazione affinché uno strumento di misura o un sistema di misura operi secondo quanto previsto in fase di progetto
Condizione di funzionamento riferimento
Condizione di funzionamento riferimento: condizione di funzionamento prescritta per la valutazione delle prestazioni di uno strumento di misura o di un sistema di misura o per il confronto di risultati di misura.
Condizione di ripetibilità di misura (condizione di ripetibilità)
condizione di ripetibilità di misura (condizione di ripetibilità): condizione di una misurazione, che assicura la medesima procedura di misura, gli stessi operatori, lo stesso sistema di misura, le medesime condizioni operative e lo stesso luogo, nonché l’esecuzione di misurazioni ripetute dello stesso oggetto, o di oggetti simili, in un intervallo di tempo breve.
Condizione di riproducibilità di misura (condizione di riproducibilità)
Condizione di riproducibilità di misura (condizione di riproducibilità): condizione di una misurazione, che assicura: differenti luoghi, operatori e sistemi di misura, e l’esecuzione di misurazioni ripetute dello stesso oggetto, o di oggetti simili.
Confronto con Matematiche
Il software utilizzato è HOLOS e consente di comparare l’oggetto sotto ispezione con la relativa matematica CAD. La misurazione viene eseguita in tastatura manuale oppure in modo CNC eseguendo un programma di controllo
Cono di ritiro
Deformazione o porosità che si manifesta lungo il piano centrale , o l’asse di una fusione.
Controlli non distruttivi
Le Prove non Distruttive (P.N.D.), sono il complesso di esami, controlli e rilievi condotti impiegando metodi che non alterano il materiale e non richiedono la distruzione o l’asportazione di provini dalla struttura in esame.
Correzione
Correzione: valore che sommato algebricamente al risultato bruto di una misurazione, compensa un errore sistematico presunto. La correzione è uguale all’errore sistematico presunto cambiato di segno. Dato che l’errore sistematico non può essere conosciuto esattamente, la correzione è affetta da incertezza.
Corrosione
La reazione chimica o elettrochimica tra un materiale solitamente metallico e il suo ambiente che determina il deterioramento del sistema e delle sue proprietà.
Corrosione atmosferica
Se esposti all’atmosfera e in assenza di umidità (che funge da elettrolita), i metalli normalmente utilizzati per dispositivi o strutture si corrodono a velocità trascurabili.
Corrosione basica
E’ una forma di tensocorrosione che si incontra frequentemente in acciai al carbonio o acciai bassolegati espsti a soluzioni concentrate di idrossido a temperature tra i 200 e i 250 ° anche definito infragilimento caustico.
Corrosione batterica
Gli organismi biologici hanno conseguenze sui processi di corrosione dei metalli perché influenzano direttamente le reazioni anodiche e catodiche. Inoltre agiscono sulle pellicole di protezione superficiali dei metalli, producendo sostanze corrosive e depositi solidi.
Corrosione fatica
La rottura prodotta dalla combinazione di tensioni variabili e di un ambiente corrosivo e che si manifesta per valori di carico massimo notevolmente inferiori rispetto a quelli richiesti per la propagazione di una sola cricca di fatica in assenza di ambiente corrosivo.
Corrosione filiforme
Corrosione che avviene in componenti rivestiti sotto forma di microcricche casualmente distribuite.
Corrosione galvanica
Forma di corrosione accelerata di un metallo a causa di contatti elettrici o metalli più nobili o conduttori non metallici in un elettrolita.
Corrosione galvanica
Quando due metalli diversi sono a contatto elettrico in un elettrolita, il metallo meno nobile (anodo) viene attaccato maggiormente (più che se esposto da solo), mentre il metallo più nobile (catodo) viene attaccato in misura minore (meno che se esposto da solo).
Corrosione generalizzata
Forma di deterioramento distribuito più o meno uniformemente su una superficie.
Corrosione grafitica
Corrosione di ghisa grigia nella quale la matrice metallica costituente è convertita in prodotti di corrosione che vengon a circondare le lamelle di grafite.
Corrosione interdendritica
Attacco corrosivo che procede sul bordo delle dendriti. Generalmente si determina a causa di differenze locali di composizione nei getti fusi. Vedi corrosione.
Corrosione intergranulare
Forma di corrosione che si propaga lungo i bordi del grano.
Corrosione intergranulare
La corrosione intergranulare è la dissoluzione preferenziale dei bordi intergranulari o delle zone immediatamente adiacenti, normalmente con attacco leggero o trascurabile sul corpo principale dei grani. In genere i bordi intergranulari sono leggermente più attivi dal punto di vista chimico rispetto ai grani stessi, perché si tratta di aree di discontinuità all’interno del reticolo cristallino.
Corrosione interstiziale
Una fessura in corrispondenza della giuntura tra due superfici metalliche, tra una superficie metallica e una non metallica, oppure sotto una particella solida su una superficie metallica provoca lo sviluppo del tipo di corrosione da cella a concentrazione denominato corrosione interstiziale.
Corrosione per correnti vaganti
Forma di corrosione causata da correnti elettriche provenienti da una sorgente esterna.
Corrosione per crevice
Corrosione localizzata di una superficie metallica su un’aera o in prossimità di un’area protetta dalla completa esposizione all’ambiente.
Corrosione selettiva
Forma di corrosione che riguarda uno o più componenti di una soluzione solida.
Corrosione tipo stress corrosion cracking (scc) di tubo flessibile in acciaio inox
La corrosione uniforme è la forma più semplice di corrosione. Questo fenomeno si verifica nell’atmosfera, nei liquidi e nel suolo, di solito in condizioni di lavoro normali.
Costante elastica
Fattore di proporzionalità che lega la tensione applicata ad un corpo alla sua deformazione, è anche detto modulo elastico.
Creep
Per certi versi simile allo snervamento in esercizio, si può presentare il problema del creep, definito come deformazione tempo-dipendente che avviene sotto carico e che generalmente interessa i metalli ad alta temperatura e le plastiche a temperature anche relativamente basse.
Creep primario
Prima fase del fenomeno di creep.
Creep secondario
Seconda fase del processo di creep.
Creep terziario
Fase finale del creep, nella quale si verifica la rottura.
Cricca di stagionatura
Discontinuità dovuta all’effetto combinato di corrosione e tensioni interne e che usualmente si presenta nel caso di tensocorrosione su bronzi.
Cricca meccanica
Cricca o frattura in una fusione dovuta a shock termici che può avvenire durante il raffreddamento o durante il trattamento termico.
Cricca transgranulare
Cricca o frattura che avviene attraversando i cristalli o i grani.
Cricche da ritiro di solidificazione
Cricche che si formano solitamente ad alta temperatura a causa delle tensioni di ritiro che si sviluppano durante la solidificazione.
Analisi sperimentale e discussione sulle cricche da zincatura.
Cricche di tempra
Cricche formate in seguito alle tensioni termiche che si generano dal rapido raffreddamento da alta temperatura.
CTOD crack tip opening desplacement
E’ la misura dell’apertura della cricca misurata all’apice acuto della cricca stessa in direzione perpendicolare al piano contenente l’intaglio e la cricca. È una misura che viene utilizzata nello studio di meccanica della frattura.
Curva a “R”
Diagramma nel quale si riporta la resistenza alla propagazione di una cricca in funzione della dimensione critica della cricca stessa. La curva R normalmente dipende dallo spessore del campione, dalla temperatura e dalla velocità di sollecitazione.
Curva SN
Diagramma in cui si riporta la tensione rispetto al numero di cicli a rottura. La tensione può essere quella massima o l’ampiezza del ciclo di carico e solitamente si esprima in termini di tenisoni nominali. Solitamente la scala N è espressa in termini logaritmici, mentre la scala S è lineare.
Danneggiamento da idrogeno
Con questo termine si intendono tutti quei fenomeni legati alla presenza di idrogeno all’interno del metallo.
Danneggiamento per cavitazione
La degradazione di un corpo solido derivante dalla sua esposizione a fenomeni cavitativi, includendo in questo perdita di materiale, deformazione superficiale, variazione dell’apparenza o variazione delle proprietà.
Danneggiamento per irradiazione
Alterazione delle proprietà di un materiale dovuta alla sua esposizione a radiazioni ionizzanti.
Decarburazione
Perdita di carbonio dalla superficie di materiali contenti carbonio (acciai e ghise) dovuta alla reazione tra la superficie stessa e l’ambiente con cui la superficie viene in contatto. Generalmente si manifesta ad alta termperatura.
Decarburazione
Si esegue un esame microstrutturale volto a valutare la microstruttura in una lega metallica.
Deformazione
Variazione di forma di un corpo per effetto di carichi applicati, variazioni termiche, variazioni di composizioni. Si esprime in genere mediante un numero adimensionale.
Deformazione a bande
Fenomeno di deformazione che produce bande durante la lavorazione a freddo.
Deformazione assiale
E’ la variazione di lunghezza conseguente all’applicazione di un carico applicato lungo la direzione longitudinale di un provino di trazione.
Deformazione di taglio
Tangente alla variazione angolare tra due linee originariamente perpendicolari tra loro a causa di un applicazione di una forza.
Deformazione elastica
Variazione di dimensioni che si manifesta in maniera proporzionale e in fase con la variazione della forza applicata.
Deformazione per creep
E’ la deformazione totale che avviene su un provino durante l’applicazione del carico durante un test di creep.
Deformazione plastica
Distorsione permanente di un metallo sotto l’applicazione di una tensione.
Dendriti
Cristalli dalla forma ramificata ad albero. Sono molto evidenti in fusioni raffreddate lentamente.
Denichelazione
Corrosione nella quale si ha l’asportazione selettiva di nichel da leghe che lo contengono. È solitamente osservata in leghe nichel-rame dopo servizio in acqua fresca.
deterioramento da usura
L’usura è normalmente definita come l’asportazione indesiderata di materiale causata da azione meccanica
Determinazione anioni (cloruri, bromuri, fluoruri, nitriti, nitrati, fosfati e solfati)
La tecnica consente il riconoscimento e la determinazione simultanea di uno o più cationi o anioni in soluzione acquosa. Essa si basa sulla separazione degli ioni mediante colonne a scambio ionico che sfruttano la diversa affinità degli analiti in soluzione per la fase eluente e la fase stazionaria contenuta nella colonna cromatografica.
Determinazione anioni e cationi mediante Cromatografia Ionica
La tecnica consente il riconoscimento e la determinazione simultanea di uno o più cationi o anioni in soluzione acquosa. Essa si basa sulla separazione degli ioni mediante colonne a scambio ionico che sfruttano la diversa affinità degli analiti in soluzione per la fase eluente e la fase stazionaria contenuta nella colonna cromatografica.
Determinazione carbonio/zolfo e azoto/ossigeno/idrogeno
La presenza di gas (es. idrogeno, ossigeno, azoto) e carbonio/zolfo in particolari concentrazioni, può compromettere le prestazioni fisico-meccaniche e di resistenza alla corrosione dei componenti metallici.
Determinazione cationi (ammonio, calcio, magnesio, potassio, litio, sodio)
La tecnica consente il riconoscimento e la determinazione simultanea di uno o più cationi o anioni in soluzione acquosa. Essa si basa sulla separazione degli ioni mediante colonne a scambio ionico che sfruttano la diversa affinità degli analiti in soluzione per la fase eluente e la fase stazionaria contenuta nella colonna cromatografica.
Determinazione cromo esavalente
Il metodo vuole verificare il contenuto di cromo esavalente nei rivestimenti superficiali di particolari metallici mediante analisi colorimetrica/spettrofotometrica secondo la norma ISO 3613 del 15/06/2000.
Determinazione del contenuto d’acqua con metodo Karl Fisher
La titolazione Karl Fischer viene utilizzata per la determinazione del contenuto di acqua (o umidità) per campioni liquidi e solidi.
Determinazione del contenuto umidità Karl Fischer
La titolazione Karl Fischer viene utilizzata per la determinazione del contenuto di acqua (o umidità) per campioni liquidi e solidi.
Determinazione della dimensione del grano austenitico e ferritico
Si esegue un esame microstrutturale volto a definire la dimensione del grano austenitico-ferritico.
Determinazione della viscosita’ cinematica a 100°C
La viscosità è una delle più importanti caratteristiche dell’olio. Da essa infatti dipende lo spessore del velo d’olio che si interpone tra gli organi da lubrificare.
Determinazione della viscosita’ cinematica a 40°C
La viscosità è una delle più importanti caratteristiche dell’olio. Da essa infatti dipende lo spessore del velo d’olio che si interpone tra gli organi da lubrificare.
Dezincificazione
Corrosione nella quale lo zinco è asportato selettivamente da leghe che lo contengono. È comunemente rilevato in ottoni che contengono meno dell’85% in rame e che sono utilizzati a contatto con acqua ricca di ossigeno.
Diagramma tensione deformazione
Grafico in cui vengono riportati i corrispondenti valori di tensione e deformazione durante prove di trazione.
Difettosità da distorsione
Il termine frattura in questo caso indica la perdita della capacità di una parte o di un componente di poter svolgere la funzione per la quale è stato realizzato. Anche se solitamente con il termine frattura si identificano fenomeni che portano alla rottura di un componente, una parte può anche danneggiarsi soltanto a causa di una deformazione eccessiva. È questo il caso del danneggiamento per distorsione.
Differenza di temperatura
Nelle celle elettrolitiche a temperatura differenziale, l’anodo e il catodo sono dello stesso metallo e differiscono soltanto per temperatura.
Difrattometria a raggi X (XRD)
L’analisi di uno spettro di diffrazione a raggi X (XRD), pur non fornendo informazioni dirette sulla composizione chimica di un campione…
Dimensione della cricca
Misura lineare della dimensione principale di una cricca. La misura è normalmente utilizzata nel calcolo quantitativo nei campi di tensione coinvolti nella rottura.
Dimensione dell’intaglio
Distanza dalla superficie di un campione dell’apice dell’intaglio.
Dimensione di una grandezza
Espressione della dipendenza di una grandezza dalle grandezze di base di un sistema di grandezze come prodotto di potenze di fattori corrispondenti alle grandezze di base, omettendo ogni fattore numerico.
Dimensione effettiva della cricca
E’ la dimensione fisica della cricca incrementata per effetto delle deformazioni plastiche che avvengono al suo apice. A volte questo parametro è calcolato misurando la dimensione fisica delal cricca a cui viene sommato un coefficiente correttivo legato alla zona plastica.
Dimensione fisica della cricca
Distanza da un piano di riferimento del fronte di propagazione della cricca. Normalmente questa distanza è soltanto il valore medio lungo il fronte stesso e il piano di riferimento dipende dalla forma del campione.
Dimensione iniziale della cricca
Dimensione fisica della cricca all’inizio del test di fatica.
Dimples
Termine utilizzato in frattografia per descrivere la formazione e la coalescenza di microvuoti sulla superficie di frattura che si genera da cedimenti di tipo duttile. Tale morfologia viene visualizzata soltanto grazie all’impiego del microscopio elettronico.
Direzione longitudinale
Direzione parallela al massimo di allungamento di un materiale lavorato.
Direzione normale
Direzione perpendicolare al piano di lavoro o alla direzione di lavoro.
Direzione trasversale
Direzione ortogonale alla direzione di lavoro.
Disalligazione
Rimozione selettiva di un elemento da una lega solitamente attraverso la superficie o dalle regioni di bordo grano.
A seguito di un processo di marcatura con fascio laser su uno stelo cromato di un pistone oleodinamico, si sono verificati distacchi anomali del rivestimento di cromatura dopo un periodo di funzionamento del pistone stesso, in corrispondenza della zona marcata.
Distorsione
Ogni variazione di forma diemnsioni o contorno che avviene a causa dell’applicazione di tensioni o del rilascio di tensioni residue.
Distorsione temporanea
È un fenomeno transitorio ovvero i suoi effetti possono essere recuperati nel tempo. Siccome i metalli sono elastici anche l’applicazione di sollecitazioni relativamente bassa possono portare alla flessione o alla deformazione temporanea di alcune parti.
Divisione
Divisione: intervallo di una scala compreso tra due tratti consecutivi qualunque.
Domanda di esame a risposta multipla
Formulazione di una domanda che dà origine a quattro potenziali risposte, una delle quali è corretta, mentre le restanti tre sono scorrette o incomplete.
Dspositivo registratore
Dspositivo registratore: per uno strumento registratore, l’insieme dei componenti che registrano il valore del misurando oppure un valore in relazione con esso.
Durezza
Misura della resistenza di un materiale alla penetrazione superficiale o all’abrasione. Può essere in alcuni casi correlata in modo lineare alla resistenza meccanica del materiale. A seconda delle modalità di esecuzione della prova, vengono individuati vari tipi di durezza: Birnell, Rockwell, Vickers, Knoop.
Durezza acqua
La durezza dell’acqua viene determinata mediante titolazione complessometrica con EDTA fino al viraggio di un indicatore specifico a base di nero eriocromo modificato e stabilizzato.
Durezza Brinell – HB
La prova di durezza viene effettuata al fine di valutare lo stato di fornitura di una lega metallica.
TEC Eurolab utilizza per le leghe metalliche le scale Brinell, Vickers e Rockwell.
Durezza Brinnell
Un numero correlato con la dimensione dell’impronta lasciata da una sfera opportunamente caricata sulla superficie di un pezzo.
Durezza Knoop HK
Numero legato alla proiezione dell’impronta lasciata da un penetratore a piramide di diamante a base romboidale con angoli di 172°30′ e 130° e al carico applicato.
Durezza Microvickers
La prova di durezza viene effettuata al fine di valutare lo stato di fornitura di una lega metallica.
TEC Eurolab utilizza per le leghe metalliche le scale Brinell, Vickers e Rockwell.
Durezza Rockwell – HR
La prova di durezza viene effettuata al fine di valutare lo stato di fornitura di una lega metallica.
TEC Eurolab utilizza per le leghe metalliche le scale Brinell, Vickers e Rockwell.
Durezza Rockwell HR
Valore che si ottiene come variazione di profondità di penetrazione di un indentatore passando da un carico minimo ad un carico massimo e ritornando ad un carico minimo.
Durezza Rockwell superficiale
La prova di durezza viene effettuata al fine di valutare lo stato di fornitura di una lega metallica.
TEC Eurolab utilizza per le leghe metalliche le scale Brinell, Vickers e Rockwell.
Durezza superficiale
La prova di durezza viene effettuata al fine di valutare lo stato di fornitura di una lega metallica.
TEC Eurolab utilizza per le leghe metalliche le scale Brinell, Vickers e Rockwell.
Durezza Vickers
Numero correlato con un carico applicato su una superficie metallica e l’area della superficie dell’impronta lasciata sul metallo stesso da una piramide di diamante a base quadrata con angolo di apertura di 136°.
Durezza Vickers – HV
La prova di durezza viene effettuata al fine di valutare lo stato di fornitura di una lega metallica.
TEC Eurolab utilizza per le leghe metalliche le scale Brinell, Vickers e Rockwell.
Duttilità
Abilità di un materiale a deformarsi plasticamente prima della rottura. Viene misurata attraverso o l’allungamento o la strizione durante prove di trazione.
È la combinazione simultanea di carichi variabili e ambienti corrosivi che producono una frattura per fatica superficiale.
Questo tipo di rottura a fatica è causato dal ripetersi di cicli termici. Se per esempio uno strato di un componente viene ripetutamente riscaldato e raffreddato mentre il resto del pezzo rimane a temperatura costante, la regione interessata da variazioni termiche si espanderà quando riscaldata e si contrarrà quando raffreddata.
Fattore di concentrazione delle tensioni
Fattore matematico che moltiplica la tensione nominale e che permette di risalire al valore massimo di tensione in corrispondenza di un intaglio.
Fattore di conversione tra unità (fattore di conversione)
Fattore di conversione tra unità (fattore di conversione): rapporto di due unità di misura corrispondenti a grandezze della stessa specie.
Fattore di copertura: numero maggiore di uno per il quale un’incertezza tipo è moltiplicata al fine di ottenere un’incertezza estesa. Generalmente, un fattore di copertura è indicato con il simbolo k.
Fattore di correzione: fattore numerico per il quale il risultato bruto di una misurazione è moltiplicato per compensare un errore sistematico presunto. Dato che l’errore sistematico non può essere conosciuto esattamente, il fattore di correzione è affetto da incertezza.
Fattore di intensificazione delle tensioni
Fattore di scala usata in meccanica della frattura lineare elastica, per descrivere l’intensificazione di tensioni applicate all’apice di una cricca di forma e dimensioni note.
Frattura fragile di acciai duttili
Le fratture di acciai normalmente duttili si verifica soprattutto in larghe, continue, strutture di contenimento, come vasi di pressione, serbatoi, navi, ponti.
Frattura fragile di un metallo che consiste nella separazione lungo i bordi dei grani delle due parti danneggiate. Opposta di rottura transgranulare.
Grandezza d’influenza: grandezza che non è oggetto della misura, ma che influisce sul valore del misurando o sulle indicazioni degli strumenti di misura.
Mediante analisi granulometrica è possibile determinare le dimensioni medie delle particelle costituenti un sedimento, una polvere o un residuo (ottenendo quindi il grafico con la distribuzione granulometrica) oppure determinare la dimensione della particella massima.
Incertezza di misura strumentale
Incertezza di misura strumentale: componente dell’incertezza di misura che ha origine dallo strumento di misura o dal sistema di misura impiegato.
Incollaggio di componenti in fibra di carbonio
I materiali compositi realizzati con fibre di carbonio sono utilizzati in un’ampia gamma di applicazioni: aereonautica, automotive, ferroviario, navale, applicazioni sportive.
Intervallo di misura: modulo della differenza tra i due limiti di un campo nominale di misura di uno strumento per misurazione.
Lettura disegno tecnico-industriale e giunti saldati
Corso teorico/pratico per la lettura del disegno meccanico e dei particolari di saldatura.
Massima tensione di un ciclo di carico al di sotto della quale un materiale può teoricamente sopportare un numero infinto di clicli.
È la tensione massima che un materiale è in grado di sostenere senza subire deformazione permanente.
Indicazioni superficiali allungate visibili ad occhio nudo che si generano lungo la lunghezza di un provino di trazione con un angolo di circa 45° rispetto alla direzione del carico.
Il controllo non distruttivo per mezzo di particelle magnetiche è un metodo per la localizzazione di discontinuità superficiali e sub-superficiali in materiali ferromagnetici.
La metallografia consiste nello studio della struttura fisica dei metalli e delle leghe metalliche mediante l’utilizzo di un microscopio.
La microanalisi mediante sonda EDS permette analisi qualitative puntuali di componenti di ridottissime dimensioni (inclusioni) e l’analisi di rivestimenti.
Osservazioni al microscopio elettronico a scansione sem
La microanalisi mediante sonda EDS permette analisi qualitative puntuali di componenti di ridottissime dimensioni (inclusioni) e l’analisi di rivestimenti.
SPETTROMETRO AD EMISSIONE AL PLASMA (ICP)
Una prova per determinare la durezza di un materiale che si esegue forzando una sfera di diametro definito e costituita da acciaio duro o carburi sulla superficie di un metallo sotto un carico specifico. Il risultato è espresso in numero HB.
Prova di durezza che utilizza penetratori piramidali a base romboidale con angoli specifici che vengono fatti penetrare all’interno della superficie del materiale in condizioni di carico controllate, andando poi a misurare la lunghezza della diagonale maggiore dopo rimozione del carico.
Limite di fatica misurato su un ciclo alterno diviso la resistenza statica dello stesso materiale nelle stesse condizioni.
La resistenza a fatica è la tensione massima che può essere sopportata da un campione per un definito numero di cicli senza portare a rottura.
Tensione in corrispondenza della quale un materiale mostra una specifica deviazione dalla proporzionalità sul diagramma tensione-deformazione.
La frattura per fatica è definita come quel fenomeno che porta alla frattura sotto ripetuti stress aventi un valore massimo inferiore del carico di rottura del componente.
La saldatura è un processo speciale utilizzato per la realizzazione di giunzioni permanenti su molteplici tipologie di manufatti, per svariati campi di utilizzo ed utilizzando materiali molto diversi.
Fenomeno che avviene negli acciai inossidabili austenitici esposti a temperature comprese tra 550° e 850° e che consiste nella precipitazione di carburi di cromo a bordo grano e nella corrispondente riduzione di resistenza alla corrosione dei bordi stessi.
Sistema coerente di unità (di misura)
Sistema coerente di unità (di misura): sistema di unità composto da un insieme di unità di base e di unità derivate coerenti.
Reazione di un metallo o di una lega con sostanze contenenti zolfo che produce composti solforati che si depositano sulla superficie del metallo.
Condizione tensionale in meccanica della frattura lineare elastica nella quale la deformazione in direzione normale al piano contenente agli assi di applicazione delle tensioni e la direzione di propagazione della cricca è nulla.
Unità di misura ottenuta dividendo una unità di misura per un numero intero maggiore di uno.
Spettrometria ad emissione al plasma (ICP)
La spettrometria ad emissione al plasma è una tecnica di tipo “distruttiva” che permette di determinare in maniera quantitativa la maggior parte degli elementi chimici della tavola periodica anche in concentrazioni molto basse (ppm).
Spettrometria ad emissione ottica (EOS)
L’analisi in spettrometria ad emissione permette di verificare la composizione chimica della lega metallica.
PMI (Positive Material Identification) SPETTROMETRIA A FLUORESCENZA A RAGGI X
La transizione duttile-fragile e il corrispondente diverso comportamento a frattura sono legati alla struttura cristallina del metallo.
Unità (di misura) coerente: unità di misura derivata che si esprime in termini di unità di base con una formula il cui fattore di proporzionalità è 1.
Unità di misura di una grandezza derivata in un determinato sistema di grandezze.
Questa categoria di usura ha un denominatore comune: il taglio. Questo fenomeno si verifica quando le particelle dure sospese in un fluido o le sporgenze di una superficie rotolano o scivolano contro l’altra superficie incidendola.
Come l’usura abrasiva, l’usura adesiva ha un denominatore comune, che in questo caso è la saldatura tra le sporgenze di due superfici; si parla cioè più precisamente di microsaldatura. Questo micromeccanismo è ben descritto con il termine di “usura adesiva”.
La corrosione per vaiolatura che si manifesta nei metalli è estremamente localizzata e produce cavità ben definite.
Valore misurato (di una grandezza)
Valore misurato (di una grandezza): valore di una grandezza che rappresenta un risultato di misura.
Valore numerico (di una grandezza)
Numero contenuto nell’espressione del valore di una grandezza, distinto dal numero eventualmente impiegato come riferimento.
Valore vero (di una grandezza)
Valore che caratterizza una grandezza perfettamente definita, nelle condizioni esistenti quando lo grandezza viene considerata.
Si esegue una valutazione morfologica volta a definire la distribuzione direzionale (bande) della ferrite e perlite in acciai da cementazione.
In saldatura è quella regione di materiale base che ha risentito dell’elevata temperatura raggiunta durante il processo di saldatura sotto forma di variazioni di microstruttura e di proprietà meccaniche.