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METODO RADIOGRAFICO (RT)

TEC EUROLAB

Controllo non distruttivo con metodo radiografico (RT)

Verifica l’idoneità del tuo prodotto grazie alla radiografia industriale 2D

Benvenuti nel HUB radiografico di TEC Eurolab

L’area, situata all’interno della Business Unit NDT, unisce le tecnologie radiografiche 2D e 3D per consentire la migliore indagine in funzione del tipo di componente, processo di fabbricazione e output finale richiesto.

L’HUB dispone di 2 sistemi radiografici 2D da 160 KV e da 320 KV a cui è possibile abbinare sistemi a pellicola o sistemi digitali (Computed Radiography e Direct Radiography).

Con TEC Eurolab è possibile avere sempre a disposizione il miglior strumento per raggiungere l’obiettivo finale dell’analisi e soddisfare i requisiti di qualità richiesti.

 

IN COSA CONSISTE IL METODO RADIOGRAFICO (RT)?

Il controllo radiografico (identificato dall’acronimo RT), mediante l’invio di radiazione X attraverso un materiale, è in grado di rilevare discontinuità sia localizzate all’interno sia localizzate in superficie o in prossimità di essa. Il controllo radiografico, a prescindere dalla tecnica impiegata (FILM o NO FILM) fornisce, come output, una proiezione su un piano 2D dell’intero volume attraversato dalla radiazione. Il controllo RT eccelle particolarmente nella rilevazione di discontinuità parallele alla direzione di propagazione del fascio ionizzante.

La presenza di una discontinuità viene evidenziata come un’area più scura (maggior annerimento radiografico) rispetto al background circostante, nel caso in cui sia un vuoto (porosità, cavità, mancanza di fusione, layer mancanti) o nel caso di inclusione meno densa (ad esempio inclusione di scoria in un processo fusorio). Le discontinuità si osservano invece come aree più chiare (minor annerimento radiografico) rispetto al background, nel caso in cui la loro densità sia maggiore rispetto alla matrice di materiale circostante.

DOVE E QUANDO SI APPLICA IL CONTROLLO CON METODO radiografico (RT)?

Il controllo RT non presenta particolari limiti di applicazione ad eccezione di:

  • Spessori da attraversare: maggiore è lo spessore da attraversare, maggiore è la potenza di cui si deve disporre per ottenere una immagine che sia in qualità radiografica
  • Giacitura delle discontinuità: discontinuità orientate perpendicolarmente alla direzione di propagazione del fascio RX sono difficilmente rilevabili

Compresi questi due punti, il controllo RX può essere applicato a numerosi materiali e metodologie di fabbricazioneNel caso di materiali metallici il controllo radiografico trova le sua applicazioni principali nel controllo di giunti saldati, prodotti ottenuti da fusione, o componenti realizzati mediante tecnologia additiva.

La crescita dell’Additive Manufacturing, ed il suo utilizzo sempre maggiore in ambiti strutturali, anche per componenti non metallici (materiali plastici/compositi) rende il controllo RT molto utilizzato per la ricerca di layer non fusi, bolle di gas o cavità dovute ad un errato processo di iniezione/raffreddamento.

La possibilità di attraversare numerosi materiali rappresentandoli con valori di grigi differenti consente anche di utilizzare il controllo RX per la verifica del posizionamento di componenti non direttamente visibili o accessibili. Questo tipo di applicazione è particolarmente utile nell’analisi di prodotti elettronici in cui le feature da individuare sono spesso occultate o non ispezionabili con altre metodologie.

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    TEC Eurolab dispone di 2 sorgenti radiogene per l’esecuzione di controlli radiografici (RT).

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    Corso di formazione

    corso nuovo regolamento macchine 2023/1230

    Metodo Radiografico (RT) 2° Livello UNI EN ISO 9712

    FAQ – CONTROLLO CON METODO RADIOGRAFICO

    I Controlli non Distruttivi devono essere svolti da personale qualificato? 

    Sì, la normativa UNI EN ESO9712:2012 specifica in maniera accurata il numero di ore previsto per la formazione del personale, a seconda del metodo. Ogni metodo prevede tre livelli di formazione: il livello 1 è previsto per diventare un tecnico operativo nel metodo; il livello 2 è previsto per il tecnico con una finalità di guida dei tecnici del livello 1 e dà pertanto una conoscenza approfondita delle metodologie di controllo; il livello 3 infine presenta una conoscenza elevata, pratica e teorica di tutti i metodi di controllo. Per conseguire i livelli nei metodi di controllo non distruttivo è necessario un iter di formazione specifico che termina con un esame di certificazione.

    Dovendo eseguire un controllo non distruttivo di tipo volumetrico, meglio orientarsi sulla radiografia o sul controllo ultrasonoro?

    Non esiste un metodo migliore di altri: esistono metodi più indicati per rilevare una determinata tipologia di discontinuità rispetto ad altri. Nel caso in cui si volesse verificare un laminato, è preferibile eseguire un controllo ultrasonoro in quanto le discontinuità caratteristiche sono orientate favorevolmente alla rilevazione. Nel controllo di un getto, considerando la geometria superficiale e l’orientazione caratteristica delle discontinuità, sarà preferibile optare per un controllo radiografico.

    È possibile indagare materiali plastici con la radiografia?

    I materiali plastici risultano molto trasparenti ai raggi x, quindi è possibile effettuare controlli radiografici. Per materiali più densi (leghe di rame, piombo) è difficile la radiografia, mentre con la tomografia si hanno analisi assolutamente più affidabili. Anche per i materiali plastici, la tomografia è un’analisi più completa ed efficace rispetto alla sola radiografia, perché è possibile investigare le anomalie interne (es. problemi di iniezione e stampaggio) o estrarre le superfici dei manufatti confrontandole con il disegno CAD di progettazione.

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