Test di corrosione in nebbia salina
TEC EUROLAB
La nebbia salina è una condizione artificiale creata in laboratorio per simulare un ambiente altamente corrosivo, tipico di zone marine o industriali, dove i materiali sono esposti a elevati livelli di cloruro di sodio (sale). Il test in nebbia salina, noto anche come prova di corrosione in nebbia salina, è una procedura standardizzata utilizzata per valutare la resistenza alla corrosione di materiali e rivestimenti.

Questo test consiste nell’esporre il campione a una nebbia fine di acqua salina, all’interno di una camera di prova, per un determinato periodo di tempo, al fine di osservare la reazione del materiale e individuare eventuali segni di degrado. La sua importanza risiede nella capacità di simulare in maniera accelerata lo stress corrosivo a cui un materiale e/o un rivestimento sono esposti durante il normale ciclo di vita utile.
Esistono diverse normative internazionali, come ISO 9227 e ASTM B117, che regolano le condizioni di esecuzione di questi test per garantire la coerenza e la ripetibilità dei risultati. Gli elementi tecnici del test nebbia salina comprendono il controllo rigoroso della concentrazione salina, della temperatura e dell’umidità, aspetti cruciali per un’analisi nebbia salina accurata ed efficace.
Prova in nebbia salina: cos’è
La prova in nebbia salina è un test ambientale accelerato in atmosfera artificiale utilizzato per valutare la resistenza alla corrosione di materiali, rivestimenti e prodotti finiti. Ma la nebbia salina cos’è? Essa è una condizione simulata in laboratorio che ricrea un ambiente altamente corrosivo, tipico di aree costiere o industriali, dove i materiali sono esposti a elevate concentrazioni di cloruro di sodio (sale). Durante il test, noto anche come analisi nebbia salina, i campioni vengono collocati all’interno di una camera di prova con un’inclinazione ben precisa rispetto alla verticale, dove vengono esposti a una nebbia fine composta da una soluzione salina nebulizzata. Questa esposizione continua alla nebbia salina accelera il processo di corrosione, permettendo di osservare come il materiale reagisce nel tempo. Il test in nebbia salina si conclude con un esame visivo e, se necessario, con altre analisi per identificare eventuali segni di ossidazione, corrosione o degrado del materiale. Questo test in nebbia salina è essenziale per prevedere la durabilità e la qualità dei materiali in ambienti che simulano le reali condizioni corrosive a cui saranno sottoposti durante la loro vita. Per determinare le condizioni di simulazione di questa tipologia di test di corrosione, si fa riferimento a specifiche normative di settore.
Il test nebbia salina è essenziale per prevedere la durabilità e la qualità dei materiali in ambienti che simulano le reali condizioni corrosive a cui saranno sottoposti durante la loro vita. Per determinare le condizioni di simulazione della prova di corrosione, si fa riferimento a specifiche normative di settore.
Perché fare le analisi in nebbia salina
Il test in nebbia salina è di fondamentale importanza per valutare la resistenza alla corrosione di materiali e rivestimenti che saranno esposti a condizioni ambientali aggressive, come quelle presenti in aree costiere, ambienti industriali o su veicoli esposti agli agenti atmosferici.
Questo tipo di prova di corrosione in nebbia salina è essenziale per garantire che i materiali utilizzati in questi contesti mantengano la loro integrità strutturale e funzionale nel tempo. Effettuare un test nebbia salina permette di identificare precocemente potenziali problemi di corrosione, evitando costosi guasti e garantendo la sicurezza e la durata dei prodotti. È particolarmente importante per settori come l’automotive, l’industria aerospaziale, il settore biomedicale, la costruzione navale e l’edilizia, dove i materiali sono spesso esposti a condizioni corrosive severe. Inoltre, questo test è cruciale per soddisfare le normative di settore che richiedono prove specifiche per la resistenza alla corrosione, rendendo l’analisi nebbia salina uno strumento indispensabile per la certificazione e la commercializzazione di prodotti in mercati regolamentati.
Tipologie di prove in nebbia salina
Esistono diverse tipologie di prove in nebbia salina e la differenza sta nella composizione chimica della nebbia:
- La nebbia salina neutra utilizza il sodio cloruro in soluzione al 5% di concentrazione
- La nebbia salino acetica alla soluzione di sodio cloruro al 5% aggiunge l’acido acetico. Viene utilizzata per rivestimenti: rame-nichel-cromo, nichel-cromo e alluminio anodizzato.
- La nebbia cupro salino acetica è composta da soluzione di sodio cloruro al 5% con acido acetico e l’aggiunta di rame cloruro. Viene utilizzata per rivestimenti: rame-nichel-cromo, nichel-cromo e alluminio anodizzato.
Normative nebbia salina
Ci sono centinaia di normative specifiche che richiedono sia analisi quantitative che analisi qualitative.
Normative come ISO 9227 e ASTM B117 regolano le condizioni di esecuzione del test in nebbia salina per garantire la coerenza e la ripetibilità dei risultati.
In particolare la normativa ASTM B117 regolamenta la nebbia salina neutra.
Invece la normativa UNI EN ISO 9227 regolamenta le tre diverse tipologie di nebbia saline viste nel paragrafo precedente:
- nebbia salina neutra
- nebbia salino acetica
- nebbia cupro salino acetica
Nella valutazione dei rivestimenti metallici la normativa di riferimento più utilizzata è la UNI EN ISO 10289.
Per la valutazione dei rivestimenti con lo zinco elettrolitico viene utilizzata la normativa UNI EN ISO 2081.
Per le superfici verniciate ci sono varie tipologie di difetti che si possono presentare:
- comparsa di vesciche (blisters) – si calcola il grado di blistering UNI EN ISO 4628-2
- comparsa di corrosione – si calcola il grado di corrosione con UNI EN ISO 4628-3
- comparsa di screpolamento – si calcola il grado di screpolamento con UNI EN ISO 4628-4
- comparsa di sfogliamento– si calcola il grado di sfogliamento con UNI EN ISO 4628-5
- presenza di delaminazione e corrosione sottopellicolare per il calcolo si utilizza UNI EN ISO 4628-8
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Nebbia Salina in TEC Eurolab: i nostri test
Nei prossimi sottoparagrafi verranno approfonditi tutti gli aspetti tecnici legati al test in nebbia salina, fornendo una panoramica dettagliata su come questa prova di corrosione in nebbia salina viene eseguita e quali sono i parametri chiave che influenzano i risultati. Verranno esaminati i passaggi operativi e le normative di riferimento, oltre a descrivere le tecnologie e i macchinari utilizzati per condurre l’analisi nebbia salina in maniera accurata e conforme agli standard internazionali. Sarà inoltre illustrato il modo in cui queste tecniche vengono applicate in TEC Eurolab, garantendo che ogni test nebbia salina sia eseguito con il massimo rigore e professionalità, offrendo risultati affidabili per una corretta valutazione della resistenza alla corrosione.
Procedura di esecuzione del test
In TEC Eurolab, la procedura di esecuzione del test in nebbia salina segue rigorosi protocolli per garantire l’accuratezza e l’affidabilità dei risultati. Il processo inizia con la preparazione dei campioni, che vengono posizionati all’interno di una camera apposita dove sono esposti a una nebbia fine composta da una soluzione di cloruro di sodio. Se richiesto nelle specifiche di prodotto o processo i campioni sono inseriti inclinati ad un angolo compreso tra 15° e 30° rispetto alla verticale come specificato dalle normative. Questa prova di corrosione in nebbia salina viene eseguita controllando attentamente i parametri di temperatura, pH, conducibilità, densità della soluzione, costante pluviometrica e concentrazione della soluzione salina, in conformità con le normative internazionali. Durante l’analisi nebbia salina, i campioni vengono monitorati costantemente per osservare come reagiscono all’ambiente corrosivo, permettendo di identificare qualsiasi segno di degrado o corrosione. Al termine del test nebbia salina, i campioni vengono esaminati e analizzati per determinare la resistenza alla corrosione e fornire la certificazione di conformità facendo riferimento alle normative di settore del materiale.
Strumenti e attrezzature utilizzate
Per svolgere i test in nebbia salina, in TEC Eurolab utilizziamo specifici macchinari: le camere per le prove in nebbia salina. Sono poi necessarie determinate condizioni in cui la prova deve avvenire. In questo paragrafo spieghiamo come funzionano le camere per la nebbia salina e quali sono le condizioni di prova.
Camera per le prove di nebbia salina
Le camere a nebbia salina sono costituite da un vano prova in materiale inerte che non condiziona la corrosività della macchina, chiuso da un coperchio a forma di tettuccio tale da non consentire il gocciolamento della soluzione condensata sui campioni all’interno del vano prova. Accanto al vano di prova si trova il serbatoio dove viene preparata la soluzione salina al 5% con una capacità in volume tale da poter coprire periodi di prova sufficientemente lunghi. La soluzione salina preparata nel serbatoio va nella camera tramite una pompa per il rifornimento continuo della quantità di soluzione necessaria all’ugello nebulizzatore di soluzione salina. Oltre al serbatoio si ha una torre di saturazione utilizzata per umidificare l’aria compressa circa al 95% di umidità relativa. All’interno dei circuiti della camera e nella preparazione della soluzione si utilizza esclusivamente l’acqua distillata. È presente anche un dispositivo di termoregolazione della camera di prova per raggiungere la temperatura di 35±2°C in conformità ai requisiti espressi nelle norme di riferimento UNI EN ISO 9227 e ASTM B117. La macchina è dotata di un sistema di controllo che permette di verificare la rampa di salita della temperatura in maniera tale da evitare il superamento della soglia massima minima consentita dalle norme. Tutti i componenti descritti del processo sono soggetti a tarature periodiche.
Supporti per i campioni nella camera
Anche i supporti a loro volta sono costituiti da materiale inerte in modo da non interagire con le proprietà corrosive della nebbia salina. Si hanno a disposizione differenti porta campioni in base alla tipologia dei campioni da testare come viti, lamierini, dati, barre, piastre ecc… I campioni vengono inseriti all’interno dei porta campioni inclinati ad un angolo ben preciso, di solito è compreso tra 6° e 30°. L’inclinazione è indicata nelle specifiche del prodotto del cliente. La disposizione dei campioni è tale da garantire che la nebbia salina possa circolare liberamente e uniformemente attorno a essi in modo tale da impedire il ristagno della soluzione sugli stessi campioni. Ogni porta campione è identificato da un codice a cui corrisponde un certificato di taratura.
Condizioni di prova
- Acqua: l’acqua per la preparazione della soluzione viene ottenuta attraverso adeguati trattamenti dell’acqua di rete. L’acqua di rete viene sottoposta a distillazione, demineralizzazione e infine all’osmosi inversa. In modo tale da avere una conducibilità non superiore a 20 µS/cm a 25°C e un pH compreso fra 5 e 8. Questi limiti sono sempre in riferimento alle norme che governano il processo della nebbia salina UNI EN ISO 9227 e ASTM B117.
- Soluzione salina: la soluzione di prova deve avere una concentrazione di 5% in peso di cloruro di sodio di grado analitico. La seguente soluzione in entrata e in uscita dalla camera viene analizzata controllando la densità della soluzione, il pH, conducibilità e la costante pluviometrica.
- La densità viene misurata attraverso un Densimetro digitale opportunamente calibrato con la sua soluzione di riferimento standard.
- Il pH viene misurato con un pHmetro, dove è presente la sonda, che viene calibrato con opportune soluzioni standard che coprono gli intervalli richiesti dalla prova.
- La conducibilità è accoppiata al pHmetro con la sua sonda di conducibilità, anche lei a sua volta viene calibrata con la sua soluzione di riferimento standard.
- La costante pluviometrica viene calcolata misurando il volume dei pluviometri raccolti dividendo per le ore di esercizio della camera climatica.
Applicazioni e settori industriali coinvolti
Il test in nebbia salina è ampiamente utilizzato in numerosi settori industriali per garantire la resistenza alla corrosione di materiali e componenti esposti a condizioni ambientali aggressive.
Tra le principali applicazioni di questa prova di corrosione in nebbia salina vi sono l’industria automobilistica, dove è fondamentale testare la durabilità dei rivestimenti e dei componenti metallici.
Anche l’industria aerospaziale utilizza frequentemente il test nebbia salina per verificare la resistenza dei materiali impiegati in velivoli e attrezzature, che operano spesso in ambienti con elevata esposizione alla corrosione. Inoltre, l’analisi nebbia salina è cruciale nel settore navale e nell’edilizia, dove strutture e componenti devono resistere alla corrosione causata dall’acqua salata e da condizioni atmosferiche avverse. Questo tipo di test è quindi indispensabile per assicurare che i prodotti e i materiali utilizzati in questi settori siano affidabili e duraturi, prevenendo guasti prematuri e garantendo la sicurezza e l’integrità strutturale nel tempo.
Indipendentemente dal settore di applicazione, ogni componente nel suo disegno tecnico – se verrà utilizzato in settori ad alto rischio corrosivo – presenta le ore di resistenza alla nebbia salina e la normativa secondo la quale deve essere certificata la sua conformità di resistenza alla corrosione.
Risultati e interpretazione dei test
I risultati del test in nebbia salina forniscono informazioni cruciali sulla resistenza alla corrosione di materiali e rivestimenti.
Dopo aver completato la prova in nebbia salina, i campioni vengono attentamente esaminati per individuare segni di ossidazione, scolorimento, bolle o altri indicatori di degrado. L’analisi nebbia salina consente di valutare quanto efficacemente un materiale può resistere agli ambienti corrosivi, e i risultati ottenuti vengono confrontati con gli standard normativi di riferimento per determinare la conformità del prodotto.
L’interpretazione dei risultati di un test nebbia salina è fondamentale per identificare potenziali punti deboli nei materiali testati e per apportare eventuali miglioramenti ai processi di produzione o ai rivestimenti protettivi. Questo processo di valutazione è essenziale per garantire che i prodotti siano in grado di mantenere le loro prestazioni e la loro integrità strutturale nel tempo, anche in condizioni estreme.
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