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Metallografia
La metallografia consiste nello studio della struttura fisica dei metalli e delle leghe metalliche mediante l’utilizzo di un microscopio.
Gli esami metallografici, micrografici e macrografici, rappresentano una delle tecniche analitiche più importanti per la valutazione delle caratteristiche dei materiali metallici.
La struttura del materiale, infatti, influenza in modo decisivo le proprietà dello stesso. Sono prove che non generano un risultato numerico ma sono il frutto di osservazioni, (al microscopio, allo stereomicroscopio, o visive). Va da sè che competenza ed esperienza del tecnico sono elementi essenziali per la riuscita dell’esame e per la rilevazione del maggior numero di informazioni ottenibili dall’osservazione effettuata. Il collegamento tra costituenti strutturali rilevati, cause di difettosità che questi possono avere indotto sul campione esaminato, interventi da porre in atto nel ciclo produttivo per evitare il ripetersi del difetto, ecc., sono considerazioni che richiedono approfondite conoscenze metallurgiche unite ad una grande esperienza di laboratorio.
Esami micrografici
Gli esami metallografici micrografici trovano grande applicazione in tutte le analisi volte a determinare lo stato strutturale del campione in esame. Naturalmente la struttura del materiale influenza fortemente le caratteristiche meccaniche del medesimo, da qui il grande interesse per questo tipo di prove. Le applicazioni sono innumerevoli, si va dalla determinazione dello stato di fornitura di un laminato fino allo studio della rottura di un componente meccanico.
È un tipo di analisi nel quale le conoscenze e l’esperienza del tecnico assumono grande rilevanza.
Esami al microscopio elettronico a scansione (SEM)
Il microscopio elettronico può ingrandire l’immagine osservata fino a 300.000 volte consentendo indagini molto accurate. L’utilizzo del SEM fornisce, per esempio, un contributo decisivo nello studio delle superfici di rottura di particolari meccanici (frattografia). Inoltre, utilizzato in combinazione con la sonda a dispersione di energia (eds) rende possibile l’esecuzione di analisi chimiche in zone estremamente limitate. E’ così possibile, ad esempio, una volta riscontrata un’inclusione o un prodotto di corrosione della dimensione di pochissimi micron, procedere alla sua analisi chimica potendone così determinare composizione e, di conseguenza, possibile origine. Naturalmente si tratta di uno strumento estremamente potente e versatile ma del tutto inutile se non utilizzato da un tecnico con elevate competenze nel settore.
Esami macrografici
Vengono eseguiti allo stereomicroscopio, particolare strumento che consente di effettuare osservazioni ad un certo numero di ingrandimenti senza tuttavia perdere la profondità del campo visivo e quindi conservando un’osservazione tridimensionale dell’oggetto. Gli esami macrografici hanno diverse applicazioni: dallo studio delle superfici di frattura (ricerca delle cause di rottura di particolari meccanici) all’osservazione di una struttura saldata, al rilievo della distribuzione dello zolfo (impronta Bauman) e del piombo (impronta Wragge) in determinati acciai.